€15,50
Rosso rubino intenso, profumo con note di ribers, liquirizia, cioccolato, cuoio e tabacco. Gusto secco e strutturato con tannino maturo e note di frutta rossa. Un finale speziato e balsamico.
In Lombardia, nel borgo di Carobbio degli Angeli sorge il colle di Santo Stefano che dal 1996 accoglie i vigneti dell’azienda vitivinicola. Nata per passione oggi è una delle più piccole aziende italiane affermatasi in concorsi nazionali e internazionali con distribuzione quasi totalmente all’estero. Due ettari di vigneto incorniciano il colle di Santo Stefano le cui caratteristiche, associate a potature drastiche e vendemmia verde, anticipano la qualità che in cantina enologi geniali, prima Rainer Zierock ora Fabio Bigolin trasformano in un’aristocratica espressione d’arte enoica. I principi fondanti e il futuro dell’azienda si allontanano dalla più industriale e commerciale produzione vitivinicola italiana. I vigneti di Castello degli Angeli sono una collezione ampelografica e la filiera di coltivazione e produzione sono totalmente artigianale dove il lavoro dell’uomo ha un valore
impagabile e non potrà mai essere sostituito da automazioni. La sua più grande intuizione fu quella di anticipare l’approccio ambientalista alla viticoltura, attraverso la formulazione del Pentagono. Propose una visione olistica della produzione di vino mediante uno schema che richiamava, oltre agli elementi fondamentali del terroir (clima, suolo, vitigno) soprattutto l’uomo, depositario di cultura, tradizione ed etica, senza questi elementi sarebbe solo un’attività economica senza lo spirito delle origini
Rosso rubino intenso, profumo con note di ribers, liquirizia, cioccolato, cuoio e tabacco. Gusto secco e strutturato con tannino maturo e note di frutta rossa. Un finale speziato e balsamico.
In Lombardia, nel borgo di Carobbio degli Angeli sorge il colle di Santo Stefano che dal 1996 accoglie i vigneti dell’azienda vitivinicola. Nata per passione oggi è una delle più piccole aziende italiane affermatasi in concorsi nazionali e internazionali con distribuzione quasi totalmente all’estero. Due ettari di vigneto incorniciano il colle di Santo Stefano le cui caratteristiche, associate a potature drastiche e vendemmia verde, anticipano la qualità che in cantina enologi geniali, prima Rainer Zierock ora Fabio Bigolin trasformano in un’aristocratica espressione d’arte enoica. I principi fondanti e il futuro dell’azienda si allontanano dalla più industriale e commerciale produzione vitivinicola italiana. I vigneti di Castello degli Angeli sono una collezione ampelografica e la filiera di coltivazione e produzione sono totalmente artigianale dove il lavoro dell’uomo ha un valore
impagabile e non potrà mai essere sostituito da automazioni. La sua più grande intuizione fu quella di anticipare l’approccio ambientalista alla viticoltura, attraverso la formulazione del Pentagono. Propose una visione olistica della produzione di vino mediante uno schema che richiamava, oltre agli elementi fondamentali del terroir (clima, suolo, vitigno) soprattutto l’uomo, depositario di cultura, tradizione ed etica, senza questi elementi sarebbe solo un’attività economica senza lo spirito delle origini
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